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Dino Capuano: dall’Accademia del doppiaggio al personaggio in Guardiani della Galassia 3

Dino Capuano: dall’Accademia del doppiaggio al personaggio in Guardiani della Galassia 3

Come hai iniziato fare doppiaggio?

Partiamo dal presupposto che il mio è stato un percorso atipico;

di regola un doppiatore comincia molto piccolo, perché imparentato con gente che lavora nel doppiaggio

considerato che c’è sempre richiesta di bambini per i vari prodotti che ci sono.

Sono diversi, infatti, i doppiatori che hanno iniziato il loro percorso ancora prima di sapere leggere,

e molti sono diventati dei grandissimi professionisti con carriere importanti.

Altra strada per diventare doppiatore è quella che intraprendono i ragazzi dai 18 ai 25 al massimo fino ai trent’anni, ma considerati già ‘anziani’;

questi ragazzi frequentano un’accademia e fanno corsi di teatro, cosa molto importante, e poi quando si sentono pronti per affrontare i primi provini ci si butta

e se bravi i direttori del doppiaggio ti iniziano a fare lavorare.

Poi ci sono io che ho iniziato la mia preparazione a 42 anni e quindi sono outsider difatti.

Tutto è cominciato perché fui invitato ad un turno di doppiaggio da Christian Iansante per una serie di cui lui doppiava il protagonista, parlo di Walking dead, e lì mi innamorai del doppiaggio.

Un colpo di fulmine.

Vedendo che Christian aveva una scuola, l’Accademia del doppiaggio, che si occupava di preparare le persone al doppiaggio,

chiesi di partecipare al corso e lui mi sconsigliò di partecipare, in maniera molto onesta, premettendo che il percorso sarebbe stato lungo, difficile e doloroso.

In effetti così è stato anche se mi ha accompagnato sempre l’amore per questo mestiere.

 

Quali sono state le difficoltà durante il percorso?

Ho frequentato l’Accademia del doppiaggio per due anni ed i docenti hanno cercato di spiegarmi cosa è il doppiaggio tecnicamente.

All’inizio ho avuto molte difficoltà, mi sentivo inadeguato, impacciato, terrorizzato dal microfono, e a volte, ho anche pianto perché non riuscivo a esprimere quello che avevo dentro.

Piano piano nel corso del mio cammino ho cercato di rompere uno alla volta i blocchi che avevo e ho fatto sempre un passo in avanti tecnicamente.

Devo ringraziare anche Alba Bucciarelli, altra insegnante della scuola, che si occupa della dizione e della lettera interpretativa.

In realtà lei si occupa di fare capire la bellezza della parola, dell’esporre in maniera elegante, in maniera giusta quello che si legge, quello che si ha dentro.

Ricordo una volta che Christian in una intervista parlava dei fan che ammirano la voce di quel doppiatore,

ma in realtà non è la voce, il suono è relativo è il retro pensiero che è importante, è quello che noi peschiamo dentro e che attraverso la parola portiamo fuori:

è quello che affascina, che colpisce il cuore di una persona.

Questo lo diceva Christian, questo ce lo ha insegnato Alba ed è anche quello che penso io.

Ci sono doppiatori che hanno voci eufoniche, ma ci sono doppiatori che hanno voci oggettivamente brutte,

ma meravigliose al contempo e questo accade sempre per il discorso del retro pensiero

è lì il segreto trovare quel pensiero e portalo fuori, riuscire a trovare quel ponte che ci permette di comunicare in maniera giusta.

Finiti i due anni in Accademia non mi sentivo ancora pronto.

Allora ho deciso di frequentare un’altra Accademia per i due anni successivi.

Dopo di questo sono partito alla volta di Roma e mi sono dato un tempo, non si dovrebbe dare un tempo ad una persona che inizia un percorso,

ma io me lo sono dato più che altro così come riferimento.

Volevo fare almeno un turno di doppiaggio  entro sei mesi.

Ho iniziato ad assistere ai turni e dopo appena due o tre mesi avevo già fatto il primo turno. Poi è successa una cosa che nessuno si aspettava:

è arrivato il Covid e io sono tornato di nuovo in Puglia.

 

Ci parli dell’esperienza di Guardiani della Galassia 3?

Tornando a casa perché non si poteva stare più a Roma, anche perché il settore è stato chiuso per un periodo,

ma anche dopo era tutto appannaggio degli addetti ai lavori chi voleva anche soltanto avvicinarsi era impossibilitato.

Ho iniziato a collaborare con uno studio di Torino come revisore di audiolibri e nel contempo, quando la situazione è migliorata ho fatto qualche turno a Torino, ma volevo arrivare a Roma.

Per caso vedo sul sito che uno studio ha organizzato un’Accademia non per chi inizia ma per chi ha già esperienze di doppiaggio

e si poteva entrare tramite provino e c’erano borse di studio messe in campo da Netflix.

Ho fatto i provini ed ho vinto la borsa di studio e per otto mesi sono tornato a Roma dove ho conosciuto un’altra figura importante:

Claudia Catani direttrice ed attrice meravigliosa e sto frequentando il suo laboratorio teatrale sempre migliorarmi.

Ho iniziato a lavorare. Ho fatto dei piccoli turni con Claudia, un turno chiamato da Marco Guadagno,

poi mi ha richiamato di nuovo Claudia per altri lavori e poi Marco mi ha dato la possibilità dicendomi che c’era un personaggio adatto a me in Guardiani della Galassia 3

e che voleva offrirmi questa opportunità ed io l’ho presa con molta gioia.

Umilmente mi sono approcciato al personaggio molto particolare in un film che adoro.

Così ho avuto anche la possibilità di rivedere l’amato Christian ed ho avuto la soddisfazione di vedere il mio primo maestro ed è stato bello condividere questa esperienza con lui.

Sono andato recentemente a vedere il film per capire cosa avevo fatto e sono soddisfatto ed emozionato per la mia performance grazie anche a Marco Guadagno per la sua regia.

A cosa ti stai dedicando?

Da qualche giorno sono tornato da Torino dove ho fatto un turno per un personaggio di una serie, continuo a lavorare per la revisione degli audiolibri.

Anche qui ci sono persone molto valide come Patrizia Giangrand, persona eccezionale,

che mi ha fatto ‘suonare’ dato che noi doppiatori siamo come strumenti diretti dal direttore di orchestra che, se bravo, ci fa suonare al meglio delle nostre possibilità.

Al contempo non smetto mai di formarmi.

guardiani della galassia volume 3

Guardiani della Galassia volume 3 scritto e diretto da James Gunn con al doppiaggio Iansante, Capuano, Lavagnino

“Guardiani della Galassia volume 3” è il film basato sui personaggi dei fumetti creati da Dan Abnett e Andy Lanning scritto e diretto dallo sceneggiatore/cineasta americano James Gunn.

Il film è nelle sale italiane dal 3 maggio incassando cifre record già dai primi giorni di programmazione.

è un film del 2023 scritto e diretto da James Gunn.

guardiani della galassia volume 3“Guardiani della Galassia volume 3” è il trentaduesimo film del Marvel Cinematic Universe, nonché sequel della pellicola del 2017 Guardiani della Galassia Vol. 2.

La direzione del doppiaggio italiana è di Marco Guadagno.

Christiana Iansante è la voce italiana di Rocket che nel film originale è di Bradley Cooper.

Dino Capuano è la voce italiana di Nico Santos che nel film è Recorder Theel.

Andrea Lavagnino è la voce italiana di Nathan Fillion che nel film è Master Karja.

Il cast di “Guardiani della Galassia Volume 3” è composto da:

Chris Pratt, Zoe Saldaña, Karen Gillan, Pom Klementieff, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn ed Elizabeth Debicki,

e con le guest star Sylvester Stallone, Will Poulter, Chukwudi Iwuji  e Maria Bakalova.

La nostra amata banda di disadattati si sta sistemando su “Ovunque”.

Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano sconvolte dagli echi del turbolento passato di Rocket.

Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket,

una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Questo sequel è stato annunciato un mese prima dell’uscita di Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017).

Prima che Will Poulter fosse scelto per il ruolo di Adam Warlock, George MacKay e Regé-Jean Page erano stati presi in considerazione per il ruolo.

Questo film segna il divario più lungo tra il primo film e il terzo film in una trilogia dell’Universo Cinematografico Marvel (MCU), 8 anni e 10 mesi,

con Guardiani della Galassia uscito nelle sale il 1° agosto 2014.

 

Il regista Gunn spiega la centralità del procione Rocket nel progetto

“Ho pensato  se ci fosse stato un procione spaziale parlante, come sarebbe potuto esistere?’

E mentre ci riflettevo, ho iniziato a pensare a come questa fosse la creatura più triste dell’universo, e questo è stato in realtà il seme per me dell’intera trilogia dei Guardiani”.

“Quella è stata la mia strada, questa base di isolamento e tristezza, e tutti questi personaggi sono isolati e tristi.

Quindi sapevo qual era il retroscena di Rocket da quel momento è stato facile costruire la storia del primo Guardiani della Galassia.

È stata la prima cosa che mi è venuta in mente”.

La storia contenuta in Guardiani della Galassia Vol. 3 poteva finire nello spin-off Rocket & Groot, che era nelle primissime fasi di sviluppo qualche anno fa:

“Ho sempre creduto che dovesse essere narrata nel terzo film perché pensavo che dovessimo prima raccontare la storia di Peter Quill e poi arrivare alla storia di Rocket.

Penso che l’unica domanda fosse: sarebbe stato un film di Rocket e Groot o sarebbe stato Guardiani 3, perché inizialmente lo avrei fatto come Rocket e Groot”.

la maledizione della prima luna

La maledizione della prima luna per la regia di Gore Verbinski con Massimiliano Manfredi che doppia Orlando Bloom

La maledizione della prima luna è un film diretto Gore Verbinski

con soggetto e sceneggiatura di Ted Elliott e Terry Rossio.

Il cast de La maledizione della prima luna è composto da : Johnny Depp, Geoffrey Rush, Orlando Bloom, Keira Knightley, Jack Davenport, Jonathan Pryce.

la maledizione della prima lunaMassimiliano Manfredi è la voce italiana di Orlando Bloom che nel film è  Will Turner.

La maledizione della prima luna va in  onda il 3 Maggio 2023 alle ore 21.15 su Italia 1.

La produzione è a cura di  Walt Disney Pictures e Jerry Bruckheimer Films, con la fotografia di Dariusz Wolski,

il montaggio di Stephen E. Rivkin, Arthur Schmidt e Craig Wood, le musiche di Klaus Badelt e i costumi di Penny Rose.

Nel XVII secolo nel Mar dei Caraibi Jack Sparrow viene suo malgrado coinvolto in una lotta senza tregua dall’astuto Capitano Barbarossa

che ruba la sua nave, la Black Pearl, assalta e saccheggia la città di Port Royal e rapisce Elisabeth, la bella figlia del governatore amico di infanzia della ragazza.

Will Turner decide di allearsi con Jack per tentare di battere Barbarossa.

A bordo della nave più veloce del regno, l’Interceptor, i due si mettono alla caccia del pirata.

C’è però una cosa che Will e Jack non sanno…

Johnny Depp per il suo personaggio Jack Sparrow si è fatto impiantare dei denti d’oro, in realtà sono molti di più di quelli richiesti dalla produzione,

e li ha tenuti per un po’ di tempo anche dopo le riprese.

 

I cognomi dei tre personaggi principali – Jack Sparrow, Elizabeth Swann e William Turner – sono tutti nomi di uccelli.

  1. Spielberg voleva girarlo con Bill Murray, Steve Martin e Robin Williams

Gli sceneggiatori Ted Elliott e Terry Rossio hanno dichiarato in molte interviste che lo script è stato scritto nei primi anni ’90.

Steven Spielberg lo ebbe e vleva dirigere il film con assoldando Bill Murray, Steve Martin e Robin Williams, quest’ultimo nei panni di Jack Sparrow, ma la Disney non fu d’accordo e non se ne fece nulla.

 

La bandiera utilizzata dalla Perla Nera è quella del famoso pirata britannico John Rackham (1682 – 1720).

Conosciuto come Calico Jack, è noto proprio per aver inventato il classico Jolly Roger, il drappo nero dei pirati: con un teschio con due sciabole incrociate sotto.

Il ‘ballottaggio’ tra  Orlando Bloom e Heath Ledger per il ruolo di Will Turner andò a lungo avanti.

Bloom aveva recitato già nel ruolo di Legolas ne “Il Signore degli Anelli”, quindi era  più adatto al film.

La maledizione della prima luna ha diversi riferimenti al celebre videogioco degli anni ‘90 “The Secret of Monkey Island”,

Il film ha ricevuto cinque nomination agli Oscar del 2004

  1. Gli incassi stratosferici

Il film realizzato con un budget di 140.000.000 di dollari ha incassato – a livello internazionale 654.264.015, diventando uno dei film di maggior successo nel 2003.

Solo In Italia, al botteghino il film ha incassato 16.932.373 milioni di euro.

 

 

Alex Cross

Alex Cross – La memoria del killer diretto da Cohen con Perry, Fox ed Esposito doppiato da Alberto Angrisano

Alex Cross – La memoria del killer è un film diretto da Rob Cohen.

Nel cast di Alex Cross – La memoria del killer ci sono:  Tyler Perry, Edward Burns, Matthew Fox, Giancarlo Esposito, Rachel Nichols, Carmen Ejogo, Jean Reno.

alex crossAlex Cross – La memoria del killer  va in onda martedì 18 aprile alle 21.10 su Rai Movie.

Alberto Angrisano è la voce di Giancarlo Esposito Daramus Holiday.

Alex Cross, investigatore e psicologo forense nel distretto di Detroit, è prossimo a diventare padre per le terza volta.

Ma intanto in città ha avuto luogo un orribile omicidio, con una donna che è stata ritrovata fatta a pezzi all’interno della sua dimora e

proprio Cross viene incaricato di risolvere il caso.

Il detective e la sua famiglia finiranno così per diventare delle pedine nel macabro piano di Picasso,

un ex militare che ha manifestato disturbi psicopatici e che non guarda in faccia niente e nessuno.

 

Alex Cross è un personaggio creato dalla penna dello scrittore americano James Patterson agli inizi degli anni Novanta.

Cross al cinema  ha il volto di  Morgan Freeman in Nella morsa del ragno e Il collezionista.

Tyler Perry per interpretare al meglio Alex Cross ha seguito l’intensivo corso di difesa personale di Krav Maga, usato per la formazione delle forze dell’ordine.

Inoltre ha affiancato i poliziotti della squadra omicidi di Atlanta per avere alcune esperienze dirette e ha imparato a maneggiare e usare le armi.

Rob Cohen per interpretare Picasso, il nemico di Cross, voleva un attore capace di rendere al meglio l’ambiguità del personaggio, facendolo sembrare a tratti un eroe.

Matthew Fox, per esigenze di copione, ha perso oltre 15 chili per avere un corpo magro, quasi scheletrico, con muscoli e tendini in ben evidenza.

Il regista, inoltre, per rendere quanto più realistica possibile la rivalità tra Cross e Picasso,

ha voluto che i due interpreti Tyler Perry e Matthew Fox  non stessero mai insieme fuori dal set,

in modo da rimanere un’incognita l’uno per l’altro.

La produzione effettiva prende il via l’8 agosto 2011 a Cleveland, nell’Ohio, nonostante la vicenda raccontata si svolga a Detroit .

Il set allestito nei pressi della corte di Cuyahoga è servito per realizzare una delle sequenze più drammatiche

con una grande esplosione e un elicottero che sorvola a distanza ravvicinata le vie della città.

Detroit ha , in ogni caso, accolto alcune sequenze di Alex Cross – La memoria del killer.

Il primo giorno si è girato al General Motors Heritage, un edificio di migliaia di metri quadrati in cui sono esposte più di 200 vetture tra le più innovative e importanti prodotte negli ultimi cento anni.

 

 

la rapina perfetta

La rapina perfetta è il film di Donaldson con Christian Iansante che doppia Stephen Campbell Moore

La rapina perfetta è il film diretto da Roger Donaldson, sceneggiato da Dick Clement e Ian La Frenais.

Nel cast ci sono: Jason Statham, Saffron Burrows, Stephen Campbell Moore, Richard Lintern, James Faulkner, Daniel Mays e Alki David.

la rapina perfettaSteven Chasman, Pete Ford e Charles Roven  sono i produttori del film con la Mosaic Media Grioup e Relativity Media

mentre la distribuzione di La rapina perfetta in Italia è  di 01 Distribution.

Il montaggio è di John Gilbert.

Christian Iansante è la voce italiana di Stephen Campbell Moore che nella La rapina perfetta è  Kevin Swain.

La rapina perfetta va in onda sul canale 9 alle 21.25 sabato 15 aprile.

Londra, 1971. Tyler Leather, venditore di auto, ha come seconda attività quella di ladro di macchine e riceve dall’amica Martine l’offerta per prendere parte a una rapina ad una banca di Baker Street.

Tyler, pieno di debiti, intende sfruttare l’occasione per poter ripartire da zero, con l’obiettivo di entrare in possesso della cassette di sicurezza, ricche di gioielli e contanti.

Quello che Terry ignora è che il colpo è solo una copertura per la vera missione dei ladri, mettere le mani sul contenuto di una cassetta di sicurezza,

che appartiene a un certo Michael X, l’uomo avrebbe depositato in banca delle foto compromettenti di un membro della famiglia reale inglese.

L’uomo ha usato le foto come merce di scambio in affari poco leciti e i servizi segreti vogliono correre ai ripari e arrestare l’uomo.

Martine è stata ingaggiata dalla polizia, dopo che in aeroporto era stata fermata per una partita di droga e le era stato assegnato il compito di formare una squadra di ladri.

Il colpo al caveau fila liscio e la squadra di Terry mette le mani sulla preziosa refurtiva

I ladri dividono il bottino ma Terry capisce che c’è qualcosa sotto e affronta Martine, che è costretta a rivelare il vero scopo del furto.

I ladri trovano le foto compromettenti ma anche documenti riservati appartenenti a un criminale di nome Vogel.

Terry braccato insieme ai suoi decide di collaborare con un poliziotto che non è corrotto per far arrestare Vogel e i suoi complici.

Grazie ad un colpo di fortuna e anche al suo intuito Terry riesce a far arrestare Vogel.

I ladri fanno un accordo per avere l’immunità e tornano impuniti alle loro vite  con  la refurtiva.

Ispirato ad una storia realmente accaduta, il film racconta di una rapina organizzata in una banca londinese nel 1971,

per cui non fu arrestato nessun colpevole, una vicenda che in pochi giorni fu insabbiata.

 

Per la realizzazione di La rapina perfetta il regista e la sua squadra  si ispirano a Rapina in Berkeley Square del 1979, ma l’ambientazione anni Settanta ha creato non pochi problemi.

La stazione della metropolitana utilizzata per esempio è quella di Aldwych, chiusa nel 1994 e ormai monumento storico,

perché la vera stazione di Tottenham Court Road è frutto di una ristrutturazione dei primi anni Ottanta.
Mick Jagger fa un cameo nel film come impiegato di banca.

uomo di fumo

Uomo di fumo diretto da Giovanni Soldati con Selene Caramazza, Stefania Sandrelli, Giorgio Borghetti

Uomo di fumo è il film diretto da Giovanni Soldati scritto da Giacomo Scarpelli, Marco Tiberi è  nelle sale cinematografiche.

Nel casi ci sono: Selene Caramazza, Stefania Sandrelli, Giorgio Borghetti, Marco Valerio Montesano, Stefano Santospago, Stefano Antonucci, Simone Pieroni, Michele Renzullo, Tullio Sorrentino, Clara Galante.

uomo di fumoUomo di fumo ha la direzione artistica di Mariella Li Sacchi, la fotografia è di Marco Carosi, il montaggio di Matteo Perri,

le scenografie sono di Maurizio Carraro, i costumi a cura di Luigi Bonanno

Uomo di fumo è una co-produzione italo-peruviana, prodotta da Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia per Cinemusa e

da Karina Jury e Cecilia Gomez de la Torre per 17Producciones, in collaborazione con Rai Cinema.

Alla ricerca della figura paterna, della quale non sa assolutamente nulla ma che nasconde certamente qualcosa di misterioso e inquietante,

Silvia è una ventiduenne che, nel portare avanti un’indagine su questo “uomo di fumo”, finisce per indagare su se stessa.

Un momento di crescita che le consentirà di entrare nel mondo degli adulti, contornata, tra gli altri, dalla nonna che l’ha cresciuta,

la quale per tanti anni l’ha protetta da scomode verità e dall’amico Luca, ragazzo che studia giurisprudenza, nonché appassionato di casi di cronaca nera irrisolti.

 

Il regista Giovanni Soldati sul film dice:

Questa storia si presentava da molti anni nella mia testa e quando l’ho realizzata ho vissuto un momento di euforia gigantesca, che non provavo da tanto.

 Inizialmente volevo fare una storia tra una madre e una figlia, poi sono passati sette anni e abbiamo cambiato la struttura della sceneggiatura,

così è nato Uomo di fumo, personaggio che nella storia è interpretato da Giorgio Borghetti.

L’opera è un pretesto per raccontare l’Italia di oggi con i suoi disagi sociali ed è anche una grande storia d’amore.

Tra me e Stefania, con la quale torno a lavorare dopo tanti anni, basta uno sguardo, anche meno, per un’intesa.

Ha bisogno di pochissime indicazioni, le è sufficiente una pacca sulla spalla e va’.

Ho imparato tutto da mio padre, lo scrittore Mario Soldati, perfino la macchina che fuma, una strana scatola che si era inventato per fumare il sigaro quando ormai aveva più di novant’anni.

 È stato davvero tutto per me. Il film non tratta del Covid, anche se è girato nel pieno della pandemia.

 La produzione ha controllato comunque qualsiasi spostamento:

 i tamponi e i sierologici sono stati fatti ogni settimana a tutto il cast e alla troupe, le mascherine si toglievano solo quando si girava e ogni ambiente veniva sempre sanificato.

Ho scritto un libro dal titolo Pane al pane, dove c’è una frase che dice:

 “L’alba è vicina quando la notte è più profonda, ossia quando tutto va male a un certo punto qualcosa deve andare bene per forza”. Ecco, io mi aggrappo a questa frase.

l elefante del mago

L’elefante del mago di Kate DiCamillo diretto da Wendy Rogers con la voce di Angelo Maggi è su Netflix

L’elefante del mago è il film d’animazione di Netflix, tratto dal romanzo di Kate DiCamillo, diretto da Wendy Rogers all’esordio in regia di un lungometraggio,

molto nota, però, nel mondo degli effetti speciali.

l elefante del magoNel cast di L’elefante del mago ci sono : Miranda Richardson, Brian Tyree Henry, Natasia Demetriou, Mandy Patinkin,  Noah Jupe, Cree Summer,

Benedict Wong, Lorraine Toussaint, Sian Clifford, Dawn French, Aasif Mandvi, Pixie Davies, Stephen Kearin.

Benedict Wong è il mago ed è doppiato in italiano da Angelo Maggi.

Durante la ricerca della sorella che non vede da tempo, il giovane Peter si imbatte in una veggente nella piazza del mercato e l’unica cosa che vuole chiederle è se sua sorella è ancora viva.

Quando lei gli risponde che dovrà seguire un misterioso elefante, Peter intraprende uno straordinario percorso per completare tre incarichi all’apparenza impossibili

che trasformeranno magicamente l’aspetto della sua città per sempre.

 

La regista di L’elefante del Mago del film parla con grande entusiasmo:

Non conoscevo il romanzo di Kate DiCamillo e per me è stato un privilegio debuttare alla regia, dopo 25 anni al servizio degli effetti speciale, con una storia di tale potenza.

Non avrei potuto chiedere una storia più appagante di quella di Peter: la sua grinta, determinazione e convinzione ci aiutano a comprendere che tutto è possibile.

Per cambiare il mondo in meglio, basta solo crederci e, soprattutto, agire.

La storia di Peter si è impiantata nel mio cuore quando ho letto il libro per la prima volta – mi sono sentita molto legata a lui e sono stata totalmente affascinata dal mondo e dai personaggi.

Il potere della speranza, la convinzione che tutto sia possibile, e la capacità di chiedere “e se?” sono tutti temi intrecciati nel tessuto di questo film, attuali ora più che mai. 

Rispetto al romanzo abbiamo apportato qualche modifica per rendere la storia più movimentata e avventurosa.

Abbiamo per esempio aggiunto il nostro esuberante Re e il suo desiderio di vedere Peter portare a termine i tre compiti impossibili a lui assegnati.

I compiti erano un modo per metterlo alla prova e dimostrare che niente è impossibile”.

la produttrice dl film  Julia Pistor ha dichiarato:

Quando ho letto per la prima volta il libro di Kate DiCamillo, sapevo che dovevo trasformare L’elefante del mago in un film.

È tanto stimolante quanto divertente, e ha una meravigliosa miscela di avventura, cuore, magia e umorismo atipico“,

Il film ha uno stile visivo così unico che trasporta il pubblico in un altro mondo, un mondo che Wendy ed io volevamo garantire riflettesse il pianeta così com’è, pieno di culture e credenze diverse“.

 

luther:verso l'inferno

Luther: Verso l’inferno diretto da Jamie Payne con Idris Elba doppiato da Angrisano

Luther: Verso l’inferno è il film diretto da Jamie Payne in programmazione su Netflix dal 10 marzo 2023.

Il film è ispirato alla popolare serie tv crime britannica “Luther” di BBC Television.

I produttori del film sono: Chernin, Jenno Topping e David Ready per Chernin Entertainment, Neil Cross e Idris Elba.

luther: verso l'infernoLa produzione esecutiva è a cura di Dan Finlay per Chernin Entertainment, e Priscilla Parish per BBC Studios e Kris Thykier.

Il progetto Netflix è realizzato in collaborazione con BBC.

il protagonista del film è Idris Elba; Alberto Angrisano è il doppiatore italiano di Elba che nel film è il detective John Luther.

Nel cast del film ci sono: Cynthia Erivo, Andy Serkis, Thomas Coombes, Hattie Morahan,

Lauryn Ajufoe, Vincent Regan, Ross Walton e Dermot Crowley che torna nel ruolo di Martin Schenk

In Luther: Verso l’inferno un cruento serial killer terrorizza Londra mentre il brillante detective caduto in disgrazia John Luther (Idris Elba) si trova dietro le sbarre.

Tormentato per non essere riuscito a catturare l’efferato cyber-psicopatico che ora lo perseguita, Luther decide di evadere di prigione per portare a termine il lavoro con ogni mezzo necessario.

La serie  da cui è tratto il film uscita nel 2010  ed è finita con la quinta stagione trasmessa dalla BBC.

Elba ha vinto due Golden Globe e un Royal Television Society Award come Miglior attore protagonista per la sua interpretazione.

Il regista Jamie Payne del film dice:

“Cosa mi ha ispirato a realizzare un lungometraggio? Ho amato Luther come fan prima di dirigerlo.

Avevo lavorato con Neil Cross a un altro progetto ed era stata una collaborazione di grande successo.

Quindi, quando mi è stato chiesto di dirigere tutta la quinta stagione, ero molto entusiasta di salire a bordo.

E ovviamente la quinta stagione si conclude con la promessa di tante storie a venire.

Le storie di Luther erano piene di potenziale e creare un lungometraggio, prendendo le storie di Luther insieme a una star internazionale, sembrava il logico passo successivo”. 

Idris Elba sulla sua parte e sul film afferma:

Il bello di tutto ciò è ritrovarsi con più spazio per raccontare una storia più grande che non debba essere divisa in episodi.

Ora abbiamo questo grande spazio ed un po’ più di budget, e più tempo per approfondire certe cose.

Ho sempre sognato che con i film di Luther avremmo potuto avere delle alternative e adesso ci sono le possibilità, perciò mi auguro che questo lungometraggio sia solo il primo di tanti.

Il titolo originale del film è Luther: The Fallen Sun.

Già dal 2013 Neil Cross, creatore della serie, rivela di aver scritto una sceneggiatura per un prequel.

Nel luglio 2020, Idris Elba ha dichiarato che non c’erano “piani formali” per un’altra stagione della serie, ma ha espresso il desiderio di tornare al ruolo in un film, e che questo stava per accadere.

Nel settembre 2021 confermano l’uscita del film su Netflix.

Le riprese sono a Londra e presso i Lite Studios di Bruxelles in Belgio.

.Le musiche originali di Luther: Verso l’inferno sono del compositore scozzese Lorne Balfe.

L’auto di Luther nel film è la stessa usata nella serie tv

In una scena iniziale Schenk parla di tutte le persone che amavano Luther e che lui ha deluso, e sono molti dei personaggi morti durante lo svolgimento della serie.

Quando Schenk indaga sulla cella della prigione di Luther, la foto nel libro è quella di David Bowie, una delle passioni di Luther.

apes revolution

Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie di Matt Reeves con Angelo Maggi che doppia Gary Oldman in onda su Rai4

Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie è il  film del 2014 diretto da Matt Reeves.

Nel cast di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie ci sono: Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman, Keri Russell, Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee.

apes revolutionAngelo Maggi è la voce italiana di Gary Oldman che nel film è  Dreyfus.

Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie va in onda il 9 marzo su Rai Movie  alle 21.20.

Il film si svolge dieci anni dopo L’alba del pianeta delle scimmie.

Il virus Simian ha spazzato via il 90% della popolazione umana.

La popolazione umana residua lotta per la vita in città, mentre la colonia di scimmie prospera nella foresta di Muir Woods.

La crescente nazione delle scimmie guidata da Cesare si scontra in modo inatteso con questa banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima.

Koba, seguace di Cesare, al contrario di lui che vorrebbe fare una pace con gli umani,  cospira invece per dare il colpo di grazia agli uomini e sterminarne la colonia.

Si arriva ad una fragile pace che dura poco e porta ad una terrificante guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie usa una tecnica, molto sofisticata, nata con Avatar: gli attori portano sulla testa una microcamera con l’obiettivo puntato sul loro volto.

Questa è in grado di riprendere e registrare ogni movimento del volto, ogni movimento dei muscoli, e soprattutto quello degli occhi,

che danno l’anima al personaggio, e di trasferirli alla creatura virtuale.

Gli attori hanno partecipato ad un campo di addestramento “scimmie” per due settimane e mezzo prima dell’inizio delle riprese.

Proprio per l’utilizzo di questa tecnica, Andy Serkis lo definisce come il più ambizioso film di “performance capture”

mai realizzato grazie all’utilizzo di location vere e non in studio.

Il direttore della fotografia Michael Seresin ha utilizzato macchine da presa Arri Alexas per girare il film in 3D nativo.

I bambini nelle foto che guarda Dreyfus sono i veri figli di Gary Oldman.

Il film è stato girato in 91 giorni.

Gli attori dovevano cavalcare i cavalli come lo farebbero delle scimmie quindi si tenevano alti sulle staffe come fantini invece di serrare le gambe intorno ai cavalli.

Andy Serkis per il ruolo ha studiato con cura i filmati di Oliver, una scimmia cresciuta negli anni Settanta, che si credeva fosse l’anello di congiunzione fra uomo e primati.

Era in grado di camminare eretta, su due zampe, di sedersi sulle sedie, e pare che avesse delle espressioni del volto davvero umane.

Accanto a Andy Serkis c’è però anche una scimmia al femminile. Parliamo dell’attrice Judy Greer, che interpreta Cornelia, la compagna di Caesar e madre dei suoi figli.

Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie aveva uno  script originale cje vedeva Will morire, quella scena è stata girata ma tagliata dal montaggio finale.

Il produttore Dylan Clark l’ha descritta come una brutta giornata di riprese descrivendo la scena come troppo “forzata” e “poco convincente” per adattarsi al finale del film.

Il linguaggio delle scimmie è solo semi-evoluto e sfrutta un mix di linguaggio dei segni e gesti, così come grugniti e alcune parole.

Mentre ci sono un certo numero di attori che interpretano le scimmie del film,

secondo Andy Serkis la maggior parte delle 2.000 scimmie  che si vedono sullo sfondo nella comunità sono interpretate da lui e Terry Notary.

 

 

La-25a-ora-

La 25ª ora è il film diretto da Spike Lee con Norton doppiato da Manfredi, Pepper da Iansante e Kuznetsov da Angrisano

La 25ª ora  è il film diretto da Spike Lee, tratto dal romanzo omonimo scritto da David Benioff che è anche sceneggiatore della pellicola.

Il film è uno dei primi ambientati a New York dopo la tragedia dell’11 settembre 2001 ed il primo a mostrare Ground Zero.

la 25 oraLa 25ª ora  va in onda mercoledì 1˚ marzo 2023 su Rai movie alle 21.10.

Il film, in concorso al Festival di Berlino del 2002, è considerato uno dei migliori film di Spike Lee.

Nel cast ci sono: Edward Norton, Philip Seymour Hoffman, Barry Pepper, Rosario Dawson, Anna Paquin, Brian Cox, Misha Kuznetsov.

Massimiliano Manfredi è la voce italiana di Edward Norton che nel film è Monty Brogan.

Christian Iansante è la voce italiana di Barry Pepper che nel film è Frank Slaughtery.

Alberto Angrisano è la voce italiana di Misha Kuznetsov che nel film è  Senka Valghobek.

 

Monty Brogan è uno spacciatore di droga, fidanzato con Naturelle, una ragazza portoricana.

I suoi migliori amici sono Jacob, un insegnante innamorato di una sua studentessa, e Frank, un agente di borsa.

Monty ha anche un cane, con il quale passeggia per le strade di New York.

Il padre, James, è un vigile del fuoco in pensione che pensa ai colleghi uccisi l’11 settembre.

 

Il regista sul film dice:

“Abbiamo posto grande attenzione nella rappresentazione dell’11 settembre, perché sappiamo che provoca ancora molto dolore

 e che sarà sempre molto doloroso per coloro che hanno perso delle persone care.

Ma, allo stesso tempo, non potevamo mettere la testa sotto la sabbia e fingere che non fosse mai successo”.

Per il ruolo di Monty Brogan Tobey Maguire espresse grande interesse.

Ma lo hanno scelto per il ruolo di Peter Parker in Spider-Man e quindi non ha preso parte al progetto da attore  ma solo come produttore.

Edward Norton, scelto come protagonista,  è così affascinato dal personaggio da curarlo in ogni suo aspetto.

A tal punto da richiedere di poter avere, tramite il trucco, il picco della vedova all’attaccatura dei capelli, proprio come descritto da Benioff nel libro.

L’attrice Rosario Dawson interpreta Naturelle, personaggio per il quale presero in considerazione anche la cantante Alicia Keys.

Per la parte dei due migliori amici di Monty, Lee scelse invece Barry Pepper, attore allora poco conosciuto, come Frank, e il futuro premio Oscar Philip Seymour Hoffman per Jacob.

Per quanto riguarda il ruolo di Mary D’Annunzio, la studentessa che Jacob ama segretamente, scelsero Brittany Murphy, che licenziarono perché non mostrava l’impegno necessario.

Il premio Oscar Anna Paquin ha sostituito la Murphy.

 

La sequenza del monologo di Monty davanti allo specchio del bagno, in cui vengono visualizzate tutte le etnie che esso insulta,

presenta delle analogie con una sequenza di Fa’ la cosa giusta, diretto da Spike Lee nel 1989, in cui gruppi di etnie differenti si insultano a vicenda.

Inoltre questo monologo non c’era nella sceneggiatura finale, convinti che non fosse adattabile per il grande schermo.

Lee lo convinse invece ad inserirlo, affermando di poter trovare la giusta messa in scena per questo.

Ad oggi, infatti, è una delle scene più iconiche del cinema dal Duemila ad oggi.