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uomo di fumo

Uomo di fumo diretto da Giovanni Soldati con Selene Caramazza, Stefania Sandrelli, Giorgio Borghetti

Uomo di fumo è il film diretto da Giovanni Soldati scritto da Giacomo Scarpelli, Marco Tiberi è  nelle sale cinematografiche.

Nel casi ci sono: Selene Caramazza, Stefania Sandrelli, Giorgio Borghetti, Marco Valerio Montesano, Stefano Santospago, Stefano Antonucci, Simone Pieroni, Michele Renzullo, Tullio Sorrentino, Clara Galante.

uomo di fumoUomo di fumo ha la direzione artistica di Mariella Li Sacchi, la fotografia è di Marco Carosi, il montaggio di Matteo Perri,

le scenografie sono di Maurizio Carraro, i costumi a cura di Luigi Bonanno

Uomo di fumo è una co-produzione italo-peruviana, prodotta da Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia per Cinemusa e

da Karina Jury e Cecilia Gomez de la Torre per 17Producciones, in collaborazione con Rai Cinema.

Alla ricerca della figura paterna, della quale non sa assolutamente nulla ma che nasconde certamente qualcosa di misterioso e inquietante,

Silvia è una ventiduenne che, nel portare avanti un’indagine su questo “uomo di fumo”, finisce per indagare su se stessa.

Un momento di crescita che le consentirà di entrare nel mondo degli adulti, contornata, tra gli altri, dalla nonna che l’ha cresciuta,

la quale per tanti anni l’ha protetta da scomode verità e dall’amico Luca, ragazzo che studia giurisprudenza, nonché appassionato di casi di cronaca nera irrisolti.

 

Il regista Giovanni Soldati sul film dice:

Questa storia si presentava da molti anni nella mia testa e quando l’ho realizzata ho vissuto un momento di euforia gigantesca, che non provavo da tanto.

 Inizialmente volevo fare una storia tra una madre e una figlia, poi sono passati sette anni e abbiamo cambiato la struttura della sceneggiatura,

così è nato Uomo di fumo, personaggio che nella storia è interpretato da Giorgio Borghetti.

L’opera è un pretesto per raccontare l’Italia di oggi con i suoi disagi sociali ed è anche una grande storia d’amore.

Tra me e Stefania, con la quale torno a lavorare dopo tanti anni, basta uno sguardo, anche meno, per un’intesa.

Ha bisogno di pochissime indicazioni, le è sufficiente una pacca sulla spalla e va’.

Ho imparato tutto da mio padre, lo scrittore Mario Soldati, perfino la macchina che fuma, una strana scatola che si era inventato per fumare il sigaro quando ormai aveva più di novant’anni.

 È stato davvero tutto per me. Il film non tratta del Covid, anche se è girato nel pieno della pandemia.

 La produzione ha controllato comunque qualsiasi spostamento:

 i tamponi e i sierologici sono stati fatti ogni settimana a tutto il cast e alla troupe, le mascherine si toglievano solo quando si girava e ogni ambiente veniva sempre sanificato.

Ho scritto un libro dal titolo Pane al pane, dove c’è una frase che dice:

 “L’alba è vicina quando la notte è più profonda, ossia quando tutto va male a un certo punto qualcosa deve andare bene per forza”. Ecco, io mi aggrappo a questa frase.

io ballo da sola

“Io ballo da sola” è il film di Bertolucci con Liv Tyler doppiata da Stella Musy

Io ballo da sola è il film di Bernardo Bertolucci, un vero cult della storia del cinema che ha ricevuto 5 nomination al premi David di Donatello e 1 nomination ai Nastro d’argento.

La Sceneggiatura di Io ballo da sola è di Bernardo Bertolucci e Susan Minot, da un soggetto di Bernardo Bertolucci

io ballo da solaProtagonista è Liv Tyler che grazie a questa pellicola ha conosciuto il successo.

In Io ballo da sola Stella Musy è la voce di Liv Tyler che nel film è Lucy Harmon.

Il cast di Io ballo da sola è composto da:

Liv Tyler, Sinéad Cusack, Donal McCann, Jeremy Irons, Jean Marais, Donald Warren Moffett, Carlo Cecchi, Mary Jo Sorgani, Francesco Siciliano, Leonardo Treviglio,

Rebecca Valpy, Joseph Fiennes, Anna Maria Gherardi, Jason Flemyng, Stefania Sandrelli, Alessandra Vanzi, Ignazio Oliva, Rachel Weisz, Roberto Zibetti.

Lucy americana di 19 anni, dopo il suicidio della madre, trascorre l’estate in Toscana, presso i Grayson, una coppia di vecchi amici dei suoi,

il cui casale in mezzo alle vigne è rimasto il ritrovo dello stesso gruppetto cechoviano di boomers, artisti, scrittori e intellettuali.

Tale comunità autarchica forma quasi una grande famiglia, con i suoi segreti piccoli o grandi e gli inevitabili pettegolezzi.

Mentre Ian, che fa lo scultore, lavora al ritratto di Lucy, lei cerca di scoprire chi, tra i vari ospiti di casa Grayson, potrebbe essere il suo vero genitore.

 

Il suo primo confidente sarà Alex, un autore inglese ormai in fase terminale di cancro o di, cui Lucy si arrischia a confessare anche la propria verginità;

l’incauta confessione diventa oggetto delle discussioni del gruppo.

È a quel punto che entra in scena Niccolò, il ragazzo del suo primo bacio, conosciuto durante un precedente soggiorno nel Chianti quattro anni prima.

Il ragazzo è un Don Giovanni e Lucy, capito ciò, cerca altro.

Alla fine incontra la persona giusta che la aiuterà a uscire dall’adolescenza.

Ritroverà pure il padre biologico – appena meno smemorato di Niccolò – e questo resterà il “loro” segreto.

 

L’ispirazione per il film venne a Bertolucci dalla frequentazione di un gruppo di artisti stranieri che avevano scelto di ritirarsi nel Chianti alla fine degli anni 60;

si tratta,  in particolare del pittore, scultore e scrittore Matthew Spender, figlio del poeta Stephen, e sua moglie, l’artista Maro Gorky, figlia del pittore armeno-americano Arshile Gorky.

 

 

« La storia che ha ispirato il film è accaduta per davvero – racconta Spender-.

Un’estate si fermò da noi un’amica di nostra figlia, arrivata dall’Inghilterra in Italia appositamente per perdere la verginità.

Nostra figlia si impegnò a farle incontrare un ragazzo adatto. A ogni modo un po’ dopo ci disse che la cosa era stata abbastanza deludente. Bernardo era presente quando accadde questa storia e così nacque l’idea del film. Lui naturalmente l’ha raccontata in maniera molto più intensa e romantica».

 

«Ricordo che all’inizio le riprese dovevano essere fatte proprio nella nostra casa — continua Spender — poi ma la troupe era troppo grande, circa 170 persone, e rifiutammo.

Poi Bernardo trovò un casolare molto simile al nostro nelle vicinanze ed è lì che poi il film è stato realizzato ».

«Liv Tyler allora aveva l’età di nostra figlia e ricordo che eravamo tutti molto affettuosi con lei — racconta ancora — Lei era gentile e simpatica, nonostante avesse una madre che la controllava in ogni cosa che faceva. Poi sapevamo che suo padre era una rockstar. Genitori difficili, insomma… ».

Il film è ambinetato in Italia a Brolio, Castiglion Fiorentino, Arezzo, Siena.

 

 

I Costumi di Io ballo da sola sono di Louise Stjernsward, con Giorgio Armani

produttore esecutivo Yves Attal; produttore associato Chris Auty; direttore di produzione Attilio Viti; organizzazzione generale Mario Cotone

Io ballo da sola il film di Bernardo Bertolucci con la Liv Tyler doppiata da Stella Musy

Io ballo da sola è il film di Bernardo Bertolucci che cura anche soggetto e sceneggiatura con Susan Minot.

io ballo da solaIl cast di Io ballo da sola è composta da: Liv Tyler (Lucy), Jeremy Irons (Alex Parrish), Sinéad Cusak (Diana Grayson), Donal McCann (Ian Grayson),

Carlo Cecchi (Carlo Lisca), Stefania Sandrelli (Noemi), Jean Marais (Monsieur Guillaume), Rachel Weisz (Miranda), D.W. Moffett (Richard),

Joseph Fiennes (Christopher), Roberto Zibetti (Niccolò Donati), Ignazio Oliva (Osvaldo Donati),

Francesco Siciliano (Michele Lisca), Anna Maria Gherardi (Chiaretta Donati), Alessandra Vanzi (Marta),

Stella Musy è la voce italiana di  Liv Tyler che nel film è la protagonista Lucy Armon

 

Lucy, diciannovenne americana, poco dopo il suicidio della madre arriva in Italia, in Toscana presso i Grayson,

una coppia di vecchi amici dei suoi che abitano in un casale frequentato da artisti, pittori, scultori.

Tutte queste persone che abitano il casale sono quasi una grande famiglia, con i suoi segreti piccoli o grandi e gli inevitabili pettegolezzi.

Mentre Ian, che fa lo scultore, lavora al ritratto di Lucy, lei cerca di scoprire chi, tra i vari ospiti di casa Grayson,

potrebbe essere il suo vero genitore (al quale accennano, senza nominarlo, alcuni versi della madre, scritti proprio in questo luogo, una ventina di anni prima).

Lucy si confida con  Alex, un autore inglese ormai in fase terminale di cancro o di AIDS che però racconta  quanto appreso dalla ragazza a tutti.

Ritorna Niccolò, il ragazzo del suo primo bacio, conosciuto durante un precedente soggiorno nel Chianti quattro anni prima che si rivela una pessima persona di cui Lucy  rifiuterà le avances.

Ma ci sarà il lieto fine.

Io ballo da sola è stato osannato dalla critica e dagli spettatori che hanno amato le interpretazioni degli attori, il soggetto la regia e le ambientazioni oltre che i costumi firmata da Giorgio Armani.

 

Io ballo da sola è stato girato tra Brolio, Castiglion Fiorentino, Arezzo, San Regolo, Gaiole in Chianti, Siena in ville davvero meravigliose.

ha ricevuto molte nomination sia ai David di Donatello, che al festival di Cannes, ed ha ottenuto il Globo d’oro per la migliore fotografia, Il Ciak d’oro per il miglior film e la migliore regia.