Negli anni l’Accademia del Doppiaggio® ha formato numerosi nuovi doppiatori. Queste le interviste di alcuni di loro
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Benedetta Degli Innocenti
Il periodo dell’Accademia è stato il più lieto della mia vita. Un ambiente totalmente protetto, privo di dietrologie, accomunati da una passione unica”
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Francesco De Francesco
“E’ un gioco, a me piace giocare. Mi piace la possibilità di fare cose diverse nell’arco di una giornata di lavoro. Mi piace la sfida”.
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Silvia Barone
“Davanti al leggio ho pensato ‘questo è il mio posto’. Capita così nella vita: quando ti senti a casa, allora è la strada giusta”.
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Francesco Cavuoto
“Credevo bastassero voce, dizione e tecnica: solo quando ho iniziato a mettere il cuore, qualcosa è scattato”.
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Maria Giulia Ciucci
“Mi piacciono i ruoli strani che mi portano a sperimentare cose molto distanti da me. Può essere molto difficile ma anche molto liberatorio!”
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Antilena Nicolizas
“Durante il corso la dose di intrattenimento oltre che di apprendimento era sempre alta, e quindi ammetto di aver imparato molto ma anche di essermi divertita tantissimo”
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Ugo De Cesare
“un doppiatore deve essere in grado di “suonare” diversi strumenti restando sempre sullo spartito, cioè il prodotto a cui è chiamato a dar voce”
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Gianna Gesualdo
“Un giorno mi sono sbloccata, ero li che pensavo solo alla scena, senza pensare al giudizio. “Giocavo” a dare la voce a quell’attrice”.
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Francesco De Marco
“La magia del nostro lavoro è proprio quella, vivere e scoprire dentro di noi emozioni e suoni che non avresti mai scoperto”
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Irene Trotta
“La cosa che preferisco è la magia! Il momento in cui rivedendo la scena doppiata sembra che sia nata così, in italiano”
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Giuseppe Ippoliti
“Questo cambio di personalità a volte mi disorienta ma mi fa vivere tante vite. È strano spiegarlo, venite ad assistere!
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Sara Imbriani
“Ho scoperto il mondo del doppiaggio ed ho trovato la mia dimensione. Il mio piccolo mondo nascosto in cui avrei potuto essere chiunque”
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Emanuele Durante
“Questa scuola mi ha dato la consapevolezza delle mie capacità, mi ha dato le basi per iniziare questo lavoro”
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Sara Vitagliano
“Tanto studio e la “pratica casalinga” aiuta ad acquisire sicurezza e a sentirsi più a proprio agio al leggio. L’importante è divertirsi, altrimenti non ha senso”











