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City Hunter The Movie: Angel Dust con la regia di Kenji Kodama e Kazuyoshi Takeuch in sala il 19, 20, 21 febbraio con la voce di Scattorin

City Hunter The Movie: Angel Dust è il film diretto da Kenji Kodama e Kazuyoshi Takeuchi,

che arriverà in Italia nelle sale per tre soli giorni il 19, 20 e 21 febbraio 2024.

Il film è tratto dal manga di Tsukasa Hojo.

La sceneggiatura è di Yasuyuki Mutou.

city hunter Sunrise e The Answer Studio hanno lavorato alla produzione e realizzazione di City Hunter The Movie: Angel Dust.

La Fotografia è di Shinji Saitô, il montaggio di Daisuke Imaie e le musiche di Taku Iwasaki.

Lorenzo Scattorin è la voce italiana di Pirarucù.

Quando la video creator Angie bussa all’agenzia investigativa City Hunter in cerca di un gatto scomparso,

Ryo Saeba e Kaori Makimura pensano di avere un caso semplice fra le mani.

Un attentato alla vita di Angie cambia però le carte in tavola, lasciando Ryo nel mirino di misteriosi sicari sulle tracce di Angel Dust, una tecnologia militare in grado di creare super soldati.

Sotto l’occhio del padre adottivo Kaibara, Ryo dovrà fare i conti con un passato da cui troppo a lungo ha tentato di fuggire.

In City Hunter the Movie: Angel Dust, una tecnologia oscura chiamata “Angel Dust” trasforma chi la assume in un super soldato e attira l’attenzione di un gruppo di misteriosi sicari,

che arriva a Tokyo per mettere le mani sull’ultima versione dell’arma.

La lotta per questa pericolosa invenzione, che in passato è costata la vita al partner di Ryo Saeba, Makimura Hideyuki,

trascinerà il duo City Hunter all’interno di una storia adrenalinica e ricca di scene d’azione al cardiopalma, dove non mancheranno quei momenti esilaranti in cui “lo spirito dell’alzabandiera”

si impadronirà pericolosamente dell’amato sweeper di Tokyo.

Per fortuna che, a tenere a bada i bollenti spiriti, ci sarà il famoso martellone di Kaori che regalerà ai fan gustosi sketch e momenti di puro divertimento.

Il personaggio di Ryo Saeba che arriva al cinema è importante, come racconta il maestro Hojo: “Un uomo che nasconde ciò che pensa davvero.

Ho sempre provato a creare una certa dualità con questo personaggio, rendendolo molto diretto nei momenti divertenti.

Quando però è serio, ho sempre limitato di proposito il numero delle battute che pronuncia, così che i lettori non sapessero (cosa pensa).

L’idea è sempre di stimolare l’immaginazione del lettore e rafforzare la complessità del personaggio. Questo contrasto è molto importante per me”.