Negli USA scoppia il “caso doppiaggio”

Gli Stati Uniti nelle ultime settimane non sono sconvolti solo dalla pandemia mondiale che ha messo in ginocchio gran parte del pianeta, ma anche da proteste e scontri di piazza. Il tutto nato dall’omicidio di George Floyd, afroamericano rimasto ucciso in seguito a un fermo della polizia a Minneapolis. Il caso ha riacceso le forti tensioni razziali da sempre presenti negli USA e ha coinvolto anche settori differenti, compresi cinema e televisione. L’esempio più noto è Via col vento, film rimosso dal catalogo di HBO Max per la rappresentazione razzista della condizioni degli afroamericani e reinserito con un messaggio di avviso sull’argomento.
Lo stesso doppiaggio non è rimasto esente da questo clima. Infatti, è notizia delle ultime ore che ben quattro doppiatori bianchi hanno deciso di non prestare più la loro voce a personaggi di colore di famosi cartoni animati. Si tratta di Mike Henry (Cleveland, I Griffin), Hank Azaria (Carl, I Simpson), Harry Shearer (Dr. Hibbert, I Simpson) e Jenny Slate (Missy, Big Mouth). Tra questi, Hank Azaria ha rinunciato anche al personaggio di Apu, sempre ne I Simpson, per la visione stereotipata che ne viene fatta.
Si tratta, quindi, di un movimento che sta modificando la sensibilità degli americani e, com’è ovvio, facendo discutere, anche nel nostro paese. Quello che è certo, è che il mondo del doppiaggio americano potrebbe subire una radicale trasformazione.