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Born To Raise Hell

Born To Raise Hell su Cielo con la voce di Andrea Lavagnino

Born To Raise Hell è il film di questa sera su Cielo alle 21.20.

Born To Raise Hell Born To Raise Hell è un thriller diretto da Lauro Chartrand, con Steven Seagal, Darren Shahlavi, Zoltan Butuc, D. Neil Mark, Dan Badarau, Claudiu Bleont.

Andrea Lavagnino è la voce di D. Neil Mark alias Steve.

Robert ‘Bobby’ Samuels (Steven Seagal) è un agente dell’Interpol a capo della International Drug Task Force che si occupa di contrastare il traffico illegale di droga e armi nei paesi dell’Europa orientale;

coadiuvato dal suo team di poliziotti addestrati e dal suo nuovo partner Steve (D. Neil Mark) si trova a Bucarest, in Romania, dov’è sulle tracce di alcuni criminali.

Qui vive il narcotrafficante russo Dimitri (Dan Badarau), insieme alla moglie e al figlio, che però non sospettano degli affari loschi del capofamiglia.

Di recente il boss ha stretto un affare con Costel (Darren Shahlavi), il proprietario di uno dei club più rinomati in città ed esperto in rapine domestiche.

Il criminale romeno deve ancora molti soldi al mafioso russo, il quale lo ha minacciato di morte se non si affretta a consegnarglieli.

Nel frattempo Bobby e Steve sono sulle tracce di Costel e chiedono al suo socio in affari di aiutarli nella ricerca, ma questi si rifiuta anche dopo essere stato arrestato dagli agenti. T

utto cambia quando qualcuno fa irruzione nell’abitazione di Dimitri…

Le riprese di «Born to Raise Hell» sono iniziate all’inizio del novembre 2009 al Castel Film Studios di Bucarest, e sono durate quattro settimane.

Il film è prodotto dalla Voltage Pictures con un budget di dieci milioni di dollari.

Oltre a essere protagonista, Steven Seagal è anche autore e produttore della pellicola.

La pellicola è stata pubblicata su DVD il 18 ottobre nel Regno Unito.

 

 

 

 

city of crime

“City of Crime” di Brian Kirk con la voce di Andrea Lavagnino questa sera su Rai 3

“City of Crime” è la pellicola scelta questa sera da Rai 3 per la prima serata.

“City of Crime”  è un thriller d’azione del 2019 di Brian Kirk con Chadwick Boseman, JK Simmons, Sienna Miller e Taylor Kitsch.

city of crimeAndrea Lavagnino è la voce italiana di Morocco Omari alias il  vice sindaco Mottvic.

Andre Davis (Chadwick Boseman), un detective della polizia di New York, è alle prese con una frenetica caccia all’uomo,

sulle tracce di una coppia di rapinatori che hanno ucciso otto poliziotti.

E’ nel corso di una notte frenetica, che sarà costretto a chiedere la chiusura di tutti e 21 i ponti della città, per evitare la fuga dei killer,

diverrà sempre meno chiaro se il detective è sulle tracce di qualcuno o è lui a essere braccato,

dopo la scoperta di una enorme cospirazione.

Le riprese sono iniziate il 24 settembre 2018 e si sono svolte tra New York e Filadelfia.

Il titolo originale era 21 Bridges; si riferisce ai collegamenti che portano dentro e fuori Manhattan.

In realtà però solo 17 di questi sono ponti, i restanti 4 sono tunnel.

Proprio per questo motivo in origine il film era intitolato “17 Bridges”.

Era in programma un sequel dopo l’uscita del film, con Chadwick Boseman che sarebbe tornato sia come attore principale che come produttore.

La morte prematura di Boseman per cancro nel 2020, e l’accoglienza tiepida al botteghino  performance del film al botteghino ha fatto desistere i produttori dal realizzare un sequel, inizialmente pianificato.

“City of Crime” costato 33 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 50.

Chadwick Boseman ha donato parte del proprio compenso percepito per “City of Crimes” alla co-protagonista Sienna Miller che aveva avanzato richieste non accettate dalla produzione.

la casa di carta

Uscito il trailer della seconda parte della quinta stagione de La casa di carta

Andrea Lavagnino è la voce italiana del Professore (Alvaro Morte) personaggio chiave de “La casa di carta”. 

E’ proprio Lavagnino, famoso doppiatore italiano e uno dei professori della nostra Accademia,

che in una recente intervista ha dichiarato che la serie finirà con questa seconda parte della quinta stagione.

Intanto sono in fibrillazione i fan della serie; appena rilasciato, infatti, da Netflix il trailer della stagione finale.

Mille le domande sui protagonisti da parte degli appassionati della serie.

La parte 2 della quinta stagione verrà rilasciata il 3 dicembre 2021:

manca davvero poco per scoprire le carte di una serie che viene considerata già un cult del genere seriale.

Netflix ha pubblicato il trailer della seconda parte, che ripartirà dalla fine della prima parte, con la presunta morte sconvolgente di Tokyo e la lotta aperta contro l’esercito spagnolo.

La guerriglia all’interno della Banca di Spagna giungerà alla fine e, con grande dispiacere dei fan, finiranno anche le vicende degli amati rapinatori con la maschera di Dalì.

Tutti vogliono sapere come finirà la fortunata serie che ha tenuto incollati milioni di telespettatori in tutto il mondo.

Sarà davvero morta Tokyo,  e che evoluzione avrà il personaggio di Berlino, figura finora oscura destinata a ricoprire un ruolo senza dubbio importante all’interno della serie.

Alicia Sierra: da che parte sta l’ispettrice?

Resta ostile al Professore e alla banda o finirà per patteggiare per loro?

Lo sceneggiatore Alex Pina continua a essere il timoniere dello show, mentre i membri principali del cast sono diventati star in tutto il mondo, chi , infatti, non conosce:

Alvaro Morte, Ursula Corbero, Itziar Ituno, Pedro Alonso, Alba Flores, Miguel Herran, Jaime Lorente, Esther Acebo, Darko Peric e via di questo passo.

space jam new legend

Space Jam: New Legends al cinema con le voci di Lavagnino e Angrisano

Space Jam: New Legends (Space Jam: A New Legacy) è un film 2021 diretto da Malcolm D. Lee. Si tratta de sequel  di Space Jam (1996) pellicola di enorme successo.

Nel film Space Jam: New Legends  Andrea Lavagnino è la voce di Al-G Rhythmo mentre  Alberto Angrisano è quelal di Foghorn Leghorn.

In Space Jam: New Legends, 25 anni dopo il primo Space Jam, LeBron James prende il posto di Michael Jordan e scende sul parquet più assurdo e comico del cinema americano per vivere un’avventura che saccheggia l’intero archivio della Warner.

Le riprese  del film  sono iniziate il 25 giugno 2019 e sono terminate il 16 settembre dello stesso anno.

LeBron James, il campione NBA e icona globale, vive un’epica avventura a fianco dell’intramontabile Bugs Bunny.

Fino a che punto possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i propri figliI

Bisogna andare a vedere Space Jam: New Legends per capirlo.

Quando LeBron e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale,

LeBron farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale:

una super potente squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista prima.

Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi.

In Space Jam: New Legends  appaiono svariati giocatori e giocatrici di pallacanestro, impegnati in piccoli ruoli i semplici cameo:

per la National Basketball Association Klay Thompson, Anthony Davis, Damian Lillard, Chris Paul, Draymond Green, Kyle Kuzma,

mentre per la Women’s National Basketball Association Diana Taurasi, Nneka Ogwumike e Chiney Ogwumike.

Il budget del film è stato di 183,7 milioni di dollari, ma grazie all’agevolazione fiscale di 23,8 milioni dello stato della California, il costo finale della produzione è stato di 161,9 milioni.

Gli effetti visivi del film sono stati curati dalla Industrial Light & Magic.

All’animazione della pellicola hanno lavorato Tony Bancroft, Spike Brandt, Dan Haskett, Matt Williames e Ole Loken.

 

la casa di carta lavagnino

Con Andrea Lavagnino alla scoperta del mondo del doppiaggio

Andrea Lavagnino, uno dei docenti della nostra Accademia del Doppiaggio, è  la voce italiana del Professore nella serie  La casa di carta la cui quinta stagione è disponibile su Netflix da pochi giorni; lo abbiamo incontrato per conoscere il suo percorso artistico.

Come hai cominciato l’avventura nel mondo del doppiaggio?

Ho sempre amato la recitazione, rimanevo affascinato dai grandi attori che vedevo a teatro.

Ho studiato recitazione e mi sono avvicinato, abbastanza tardi rispetto agli standard, al doppiaggio intorno ai 30 anni. Sia nel teatro che nel doppiaggio ho fatto una bella gavetta.

Insegni in diverse città italiane quali diversità, punti di forza e di debolezza, hai riscontrato negli allievi delle varie città?

Amo insegnare, anzi credo che sia meglio dire che amo passare qualcosa, dare indicazioni, aiutare a fare questo mestiere che diventa sempre più complicato.

E’ difficile perché non ci sono più i maestri di un tempo; quando noi cominciavamo avevamo dei grandi direttori che ci davano consigli.

Oggi la formazione è diversa perché mentre in passato il doppiatore era un attore di cinema o di teatro che prestava la sua voce al doppiaggio, oggi esiste il doppiatore che nasce doppiatore.

I ragazzi di oggi  sono un po’ pigri lo riscontro in generale nelle varie città o comunque anche nelle persone  che frequento.

I giovani attori  vogliono essere pronti senza esserlo perché il doppiaggio attualmente si fa in poco tempo quindi loro pensano di poter fare bene velocemente, ma non è così.

A volte neanche noi che facciamo questo lavoro da tempo lo facciamo bene perché il tempo è  troppo poco.

Poi, ovviamente, ci sono dei talenti e anche io ne ho  incontrati diversi nel corso di questi anni; il problema è che se il talento rimane talento e basta non si va da nessuna parte, invece se il talento viene sfruttato bene cambiano le carte in tavola

Quanto è difficile doppiare e quali differenze esistono nel doppiare attori che parlano inglese e quelli che parlano altre lingue.

Doppiare  è un mestiere antico e per questo difficile quando c’è la tradizione di mezzo c’è sempre qualche difficoltà.

Il doppiaggio è un’alchimia bisogna essere in grado di entrare in sintonia totale con il personaggio che stai doppiando seguendone tutte le pieghe e

per fare questo ripeto ci vorrebbe tanto tempo e il tempo è  sempre di meno;

per questo a volte i doppiaggi  sono fatti male o comunque non come dovrebbero essere fatti.

Ovviamente se tu hai un po’ di familiarità con una certa lingua riesci a seguire o comunque sapere dov’è la parola che sta dicendo quell’attore  in quel momento,

certo quelle lingue  che sono proprio lontane da noi, come il giapponese, rendono tutto un po’ più complesso.

La casa di carta: tu sei la voce del Professore, uno splendido personaggio, ci parli di questo impegno?

La casa di Carta è stato un successo planetario, una cosa  completamente inaspettata anche per noi;

non avevamo idea di che cosa stavamo per fare quando siamo entrati in sala la prima volta, ma tutti ci siamo resi conto che  era qualcosa di diverso,  di strano, di potenzialmente magico.

Dopo i primi turni abbiamo capito, io e i colleghi che hanno fatto questa esperienza con me che era qualcosa di bello e affascinante, e doppiare il Professore, interpretato dall’attore Alvaro Morte, è stato un privilegio.

Con il Professore abbiamo anche delle cose in comune, e mi trovo molto bene a doppiare questo personaggio.

Mi sono divertito molto devo dire la verità, mi sto divertendo molto e ancora non è finita la situazione e quindi sono  felice di continuare questa avventura.

Un cast che fa sognare quello della Casa di carta prevedi una sesta serie?

Non ci sarà una sesta stagione  della Casa di carta, le  5 puntate che usciranno il 3 dicembre saranno le ultime. Finirà la serie  ma si parla di possibili spin-off di qualche personaggio.

Hai una vastissima esperienza ma hai un personaggio a cui sei affezionato in particolare?

Devo premettere che noi doppiatori abbiamo una memoria molto corta perché facciamo talmente tanta roba,

infatti abbiamo tre turni se non quattro al giorno e ovviamente ogni turno che facciamo è  una lavorazione diversa,

che ci ricordiamo solo le cose che ci sono rimaste più addosso.

Sono legato ovviamente al Professore de La casa di carta. L’attore l’ho doppiato in altre situazioni.

Forse il personaggio a cui sono più legato è stato Richard Castle nella serie Castle andata in onda per  otto stagioni, è stata una serie che è andata anche molto bene ed ha avuto un grande successo .

A cosa stai lavorando sia come attore che come doppiatore?

Progetti ce ne sono tantissimi ma non posso parlarne; oggi firmiamo delle liberatorie che a volte  sembrano dei volumi della Divina Commedia e non posso parlare ma ci sono tante belle cose  in programma anche in film  che usciranno tra fine settembre e  primi di ottobre.

Progetto, forse, anche un mio ritorno  sulle scene da attore ma sono cose  che, anche per scaramanzia, preferisco non  raccontare.

tutta un'altra storia

“Juliet, Naked – Tutta un’altra musica” con la voce di Andrea Lavagnino su Rai 3

“Juliet, Naked – Tutta un’altra musica” su Rai 3  la commedia di Jesse Perez con Rose Byrne, Ethan Hawke e Chris O’Dowd.

Nel cast di “Juliet, Naked – Tutta un’altra musica”:

Rose Byrne, Ethan Hawke, Chris O’Dowd, Azhy Robertson, Megan Dodds, Jimmy O. Yang, Lily Newmark, Ayoola Smart, Johanna Thea, Lily Brazier, Denise Gough, Phil Davis, Eleanor Matsuura, Enzo Cilenti, Pamela Lyne.

tutta un'altra musicaAndrea Lavagnino è il doppiatore italiano di Enzo Cilenti che nel film è Jonesy.

“Juliet, Naked – Tutta un’altra musica” – dice il regista Perez nelle sue note –  presenta gli irresistibili tratti caratteristici di Nick Hornby:

una forte ossessione per la cultura pop, dei personaggi moderni, pieni di idiosincrasie e costruiti con empatia,  una miscela ben calibrata di umorismo e affetto velato una prospettiva saggia sulla natura della vita.

Il fatto che la storia fosse incentrata su un fandom musicale quasi folle mi ha fatto venire

ancora più voglia di vederla trasposta sullo schermo.

Io stesso sono un fanatico della musica, anche se sto guarendo

(negli anni Ottanta sono stato anche il primo bassista della band punk Lemonheads)”.

 

Annie (Rose Byrne) vive da lungo tempo una relazione abitudinaria con Duncan (Chris

O’Dowd), fan ossessivo dell’ormai sconosciuto musicista rock Tucker Crowe (Ethan Hawke).

L’uscita del demo acustico di un album di successo di Tucker di venticinque anni prima

porterà a un incontro con il rocker che cambierà la vita di tutti i protagonisti.

 

Curiosità

La più clamorosa è sicuramente quella che riguarda la presenza di Nick Hornby, autore del romanzo da cui è tratto “Juliet, Naked – Tutta un’altra musica”  in un cameo:

fare attenzione al momento in cui, nella scena del museo, Hornby si trova in piedi accanto a Rose Byrne.

Rose Byrne era incinta di sei mesi durante le riprese.

per non fare vedere la gravidanza  hanno utilizzato inquadrature particolari ed anche un certo tipo di accessori che hanno tenuto nascosto la condizione .

Durante le riprese Rose Byrne ha perso un indice mentre usava  un frullatore che le è stato riattaccato chirurgicamente.

 

transformers

Transformers 4: L’era dell’estinzione su Italia 1

Transformers 4: L’era dell’estinzione il film di Michael Bay con Mark Wahlberg e Stanley Tucci va in onda questa sera su Italia 1.

Due dei nostri professori sono coinvolti nella pellicola: Alberto Angrisano ( James Savoy) e Andrea Lavagnino (Drift)

Il pianeta è salvo, dopo l’epica battaglia che ha lasciato in macerie la metropoli di Chicago.

Mentre gli esseri umani stanno provando a riorganizzarsi, un commando, tenutosi finora nell’ombra, si rivela al mondo nel tentativo di prendere il controllo della storia.

Nel frattempo, un’antica e imponente nuova minaccia ha messo nel mirino la Terra. Con l’aiuto di un nuovo gruppo di umani, guidati da Cade Yeager, Optimus Prime e gli Autobots riusciranno ad affrontare la più dura e impressionante sfida mai vissuta.

Una guerra fra bene e male che culminerà in un conflitto in tutto il mondo.

Qualche curiosità su Transformers 4:

Secondo i produttori, il 90 per cento delle scene di stunt di Mark Wahlberg nel film sono state realizzate personalmente dall’attore.

Settanta minuti del film sono dedicati alle sequenze d’azione.

Questo film è stato parte di un accordo che il regista Michael Bay ha siglato con Paramount in cambio del finanziamento del film Pain & Gain – Muscoli e denaro (2013).

La modalità alternativa di Bumblebee in questo film è un’automobile Chevrolet Camaro SS del 1967 e in seguito una Chevrolet Camaro concept del 2014.

“Transformers 4” è stato il primo film dei Transformers a non ricevere nomination agli Oscar. I film precedenti avevano tutti ricevuto nomination nelle categorie tecniche.

La modalità alternativa di Optimus Prime in questo film è un Peterbilt cabrio, e successivamente un camion Western Star 4900 SB personalizzato.