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Voci nell’ombra: Andrea Lavagnino in lizza per l’anello d’oro

Voci nell’Ombra il festival internazionale del doppiaggio giunge alla sua XXII edizione e si svolgerà dall’8 al 12 dicembre 2021 a Genova e a Savona.

voci nell'ombraQuest’anno il festival, fondato nel 1996 da Claudio G. Fava e Bruno Astori,

è dedicato a Ludovica Modugno, attrice e doppiatrice scomparsa lo scorso ottobre.

Sono state ufficializzate le 18 nomination di questa edizione di

Voci nell’Ombra il Festival internazionale del doppiaggio e

c’è grande attesa per il premio Anello d’oro a cui concorre Andrea Lavagnino.

Di seguito le nomination dell’edizione 2021 di Voci nell’ombra:

Miglior voce maschile: Andrea Lavagnino per Álvaro Morte (Sergio Marquina / Salvador Martin ‘il professore’) in La casa di carta,

Mino Caprio per Martin Short (Oliver Putnam) in Only Murders in the Building e

Manuel Meli per Freddie Highmore (Shaun Murphy) in The Good Doctor.

Nella categoria Cinema – miglior doppiaggio generale sono stati scelti

Carlo Cosolo per Dune,

Alessandro Rossi per The Father – Nulla è come sembra e

Marco Guadagno per Black Widow.

Per la sezione miglior voce femminile le nomination sono quelle di Tiziana Avarista per Candela Peña (Rosa) in Il matrimonio di Rosa,

Ilaria Latini per Amy Adams (Bev Vance) in Elegia americana,

Lucrezia Marricchi per Abigail Bresli (Allison Baker) in La ragazza di Stillwater.

Miglior voce maschile: Stefano De Sando per Gary Oldman,

Antonio Sanna per Stanley Tucci (Tusker Mulliner) in Supernova,

Alex Polidori per Timothée Chalamet (Paul Atreides) in Dune.

Per la sezione Televisione, nomination per il miglior doppiaggio generale di

Laura Boccanegra per Billions, Lucio Saccone per La casa di carta e

Federico Zanandrea per American Rust – Ruggine americana.

Per la sezione Miglior voce femminile sono state nominate Chiara Colizzi per Nicole Kidman

(Masha Dmitrichenko) in Nine Perfect Strangers,

Rossella Acerbo per Reese Witherspoon (Bradley Jackson) in The Morning Show,

Valentina Favazza per Emily Wickersham (Eleanor “Ellie” Bishop) in Ncis – Unità anticrimine.

“Voci nell’Ombra” è stata la prima manifestazione italiana dedicata al doppiaggio contribuendo in modo determinante a valorizzare le grandi voci del doppiaggio italiano.

Tra i molti nomi premiati: Omero Antonutti, Elio Pandolfi, Licia Maglietta, Micaela Esdra, Angelo Maggi, Silvia Pepitoni, Roberto Chevalier, Francesco Pannofino,

Giuppy Izzo, Fiamma Izzo, Carla Signoris, Luca Ward, Maria Pia Di Meo, Rodolfo Bianchi, Dario Penne, Nikita Mikalkoff, Ferruccio Amendola, Rita Savagnone,

Massimo Lopez, Michele Kalamera, Silvio Soldini, Tullio Solenghi, Cesare Barbetti, Peppino Rinaldi, Claudio Bisio, oltre alla stessa Ludovica Modugno.

“Il nostro festival– dice Tiziana Voarino, direttrice di “Voci nell’Ombra” – volto alla dinamica del rinnovamento e dell’attualizzazione, è sempre in crescita.

Attento alle esigenze e ai nuovi scenari del settore, anche in relazione all’evoluzione delle tecnologie e delle piattaforme di visione, alle necessità di fruibilità on line,

pronto a implementare l’attenzione sull’accessibilità agli audiovisivi.

 Proiettati verso l’internazionale non tralasciamo il territorio: sono oltre cento le collaborazioni e indubbia è la testimonianza della sua forte e voluta promozione”.

borghetti captain T

Giorgio Borghetti vince ancora un premio per Captain T

Giorgio Borghetti vince ancora un premio come miglior attore di un corto  per “Captain T”.

Questo premio, ancora una volta condiviso con il regista del corto Andrea Walts, il doppiatore, uno dei maestri della nostra Accademia, lo ha ricevuto al Social Film Festival Artelesia di Benevento.

Nella commedia semiseria diretta da Andrea Walts, Tommaso (Giorgio Borghetti) voce di Captain T, il supereroe cinematografico più famoso del pianeta, rimane intrappolato nel suo personaggio.

borghetti e captain T

Captain T – La condanna della consuetudine  è un cortometraggio scritto e diretto da Andrea Walts

con Giorgio Borghetti, Pino Insegno, Francesco Pezzulli, Mino Caprio, Francesco Prando, Angelo Maggi con le voci di Stefano De Sando, Christian Iansante, Alessandro Rossi

Che cosa significa essere un doppiatore di successo?

Donare definitivamente la tua voce ad un’altra persona.

Scindere da se stessi uno dei tratti più personali dell’essere umano perdendone definitivamente la proprietà.

Tommaso è la voce di Captain T, il super eroe cinematografico più famoso del pianeta.

Sebbene questa sia stata la svolta definitiva della sua carriera, negli anni, film dopo film, finisce per ritorciglisi contro.

Le velleità di Tommaso erano quelle di diventare un attore, di apparire, di metterci la faccia. Il destino non ha voluto così…

 Captain T – La condanna della consuetudine  è prodotto da Italia Film Group Curci Doppiaggio e la distribuzione festivaliera è curata da Premiere Film

Il Social Film Festival Artelesia, è organizzato dall’Associazione culturale no profit “Libero

Teatro”  e nasce nel 2008 da un’idea di un giovane diversamente abile, Francesco Tomasiello.

Si propone di ricreare un felice connubio tra cinema e territorio nell’intento di valorizzare tutte le espressioni artistiche (teatro, musica, fotografia, letteratura)

e diffondere la tradizione culturale del Sannio nel mondo.

Per l’edizione di quest’anno, la tredicesima, sono stati  45 i film selezionati per il Concorso Internazionale, sui 1600 iscritti tra corto e lungometraggi, di cui 2 anteprime mondiali.

La XIII edizione  ha messo al centro il tema della Rinascenza, una ripartenza che trova nell’arte il suo strumento privilegiato:

dall’omofobia alla violenza contro le donne, dal bullismo alla lotta per diritti fondamentali, dall’immigrazione all’integrazione,

dalla solitudine alle domande sulla fine della vita,

dai conflitti mondiali alla guerra contro i lasciti della pandemia, dalla disabilità alla diversità in tutte le sue forme come espressione di bellezza e ricchezza.

giorgio borghetti

Giorgio Borghetti vince miglior attore di un corto alla XVII edizione del Terni Film Festival

Giorgio Borghetti vince come miglior attore di un corto alla XVII edizione del Terni Film Festival.

Giorgio borghettiGiorgio Borghetti ha vinto con

Captain T – La condanna della consuetudine l’Angelo come miglior attore di un cortometraggio,

premio condiviso ex aequo con Paolo Musìo, che ha ricevuto l’Oscar del Terni Film Festival per “Il prigioniero”.

Captain T – La condanna della consuetudine  è un cortometraggio scritto e diretto da Andrea Walts

con Giorgio Borghetti, Pino Insegno, Francesco Pezzulli, Mino Caprio, Francesco Prando, Angelo Maggi con le voci di Stefano De Sando, Christian Iansante, Alessandro Rossi

Che cosa significa essere un doppiatore di successo?

Donare definitivamente la tua voce ad un’altra persona.

Scindere da se stessi uno dei tratti più personali dell’essere umano perdendone definitivamente la proprietà.

Tommaso è la voce di Captain T, il super eroe cinematografico più famoso del pianeta.

Sebbene questa sia stata la svolta definitiva della sua carriera, negli anni, film dopo film, finisce per ritorciglisi contro.

Le velleità di Tommaso erano quelle di diventare un attore, di apparire, di metterci la faccia. Il destino non ha voluto così…

 Captain T – La condanna della consuetudine  è prodotto da Italia Film Group Curci Doppiaggio e la distribuzione festivaliera è curata da Premiere Film

 

 Gli altri vincitori della XVII edizione del Terni Film Festival  sono l’ucraino “Mother of apostles” e il curdo/svizzero “Neighbours”.

Nel corso della Notte degli Angeli che ha chiuso la kermesse la “Madre degli Apostoli” di Zaza Buadze, incentrato sulla guerra tra Russia e Ucraina in corso dal 2014, si è portata a casa quattro premi:

quello per la migliore attrice, ricevuto da Natalya Polovynka, miglior colonna sonora

(Roman Grygoriv e Illia Razumeiko), Premio Signis e Gran Premio della Giuria.

“Neighbours”, diretto da Mano Khalil ha ottenuto invece l’Angelo per il miglior film e il premio della critica.

La giuria internazionale era composta quest’anno dal regista palestinese Mohammed Almughanni, la direttrice del Lago Film Fest Viviana Carlett e l’attrice Carolina D’Alatri,

la giuria Signis dal polacco Marek Lis, la francese Chantal LaRoche e il rumeno Florin Silaghi,

mentre il premio della critica è stato assegnato da Luca Cresta, Valentina Rossi e Duccio Penna.

decumano maximo

Decumano Maximo il film di Alessio Consorte con la voce di Christian Iansante

 

 Decumano Maximo il nuovo film-dossier diretto dal regista pescarese Alessio Consorte,

coprodotto da CF Studio, dalla Fondazione Pescarabruzzo e dallo stesso regista

sarà proiettato in prima nazionale  a Pescara al cinema Massimo il 21 ottobre alle 21.

decumano maximoChristian Iansante è una delle voci di  Decumano Maximo.

«L’origine del nome Italia fa ovviamente gola a tutti, ma le sue origini assolute dimorano nella Majella, nel Gran Sasso, in Abruzzo, a Corfinio – spiega il regista Alessio Consorte -.

Qui fu fatto il primo giuramento proto-italiano.

Oggi la vulgata vuole che le nostre radici nazionali siano in Calabria:

ma il cuore italico batteva nell’Appennino, e nella nostra regione, solo successivamente quelle genti e quei guerrieri sono scesi a sud».

 Decumano Maximo è un docufilm nevralgico e innovativo, girato soprattutto in Abruzzo, con spettacolari riprese aeree e una minuziosa ricostruzione storica, e sul campo, lunga cinque anni.

Consorte  porta lo spettatore  sui reali campi di battaglia che furono teatro dei sanguinosi scontri fra gli alleati italici e la Repubblica romana.

I lavoro di Consorte è stato lungo e  faticoso; il regista  ha raccolto e verificato centinaia di testimonianze, intervistando,

tra l’altro, eccellenze dell’archeologia nazionale, docenti universitarie grandi esperti della storia e della lingua pre-romane.

Nell’antica Roma, il Decumano costituiva la via principale di attraversamento della penisola da est a ovest.

Prendendo idealmente le mosse dal tracciato della mitica via Valeria, il mediometraggio (la durata è di 67 minuti)

è un viaggio nel tempo e nello spazio sulle tracce della misconosciuta Guerra sociale,

il conflitto epocale che vide opporsi, dal 91 all’88 a.C., le città italiche dei Marsi, dei Sanniti e di altri popoli “periferici” allo strapotere di Roma.

Contro il suo dominio indiscriminato, il suo giogo, il suo centralismo di rado illuminato.

Gli italici erano alla stregua di cittadini di seconda classe, e rivendicavano gli stessi diritti dei parigrado romani; o perlomeno, una loro integrazione sostanziale, non di facciata.

Non a caso, sulle monete italiche dell’epoca è raffigurato un toro (simbolo italico) intento ad azzannare una lupa, l’effigie romana per antonomasia.

Furono proprio i nostri fieri e coraggiosi antenati abruzzesi, i Marsi, a decidere di marciare sulla via Valeria, giungendo alle porte di Roma.

Oltre a loro, si fecero valere gli altri intrepidi popoli italici radicati nella nostra regione:

gli Equi, i Peligni, i Vestini, i Marrucini, i Pretuzi, i Frentani, i Carricini, federati coi vicini Sanniti, Piceni, Irpini, Sabini, Lucani.

La guerra, molto sanguinosa, si concluse con la vittoria (ottenuta con machiavellica diplomazia) dei romani.

Ciò non toglie che era stato proprio l’Abruzzo l’epicentro, il set di questa pluriennale ed epica battaglia, che avrebbe potuto cambiare per sempre la storia d’Italia.

Interessante notare la presenza nella pellicola  di rivelazioni inedite sulla genesi del guerriero di Capestrano,

emerso in epoca fascista, nonché interessanti scoperte di matrice astrologica.

Decumano Maximo  è un lavoro di notevole spessore.

Per la realizzazione del quale, inoltre, va sottolineata la stretta collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo per la recente scoperta sul Solstizio

che interessa l’Anfiteatro Flavio e con il funzionario archeologo del comune di Roma Antonio Insalago.

 

 

 

 

 

space jam new legend

Space Jam: New Legends al cinema con le voci di Lavagnino e Angrisano

Space Jam: New Legends (Space Jam: A New Legacy) è un film 2021 diretto da Malcolm D. Lee. Si tratta de sequel  di Space Jam (1996) pellicola di enorme successo.

Nel film Space Jam: New Legends  Andrea Lavagnino è la voce di Al-G Rhythmo mentre  Alberto Angrisano è quelal di Foghorn Leghorn.

In Space Jam: New Legends, 25 anni dopo il primo Space Jam, LeBron James prende il posto di Michael Jordan e scende sul parquet più assurdo e comico del cinema americano per vivere un’avventura che saccheggia l’intero archivio della Warner.

Le riprese  del film  sono iniziate il 25 giugno 2019 e sono terminate il 16 settembre dello stesso anno.

LeBron James, il campione NBA e icona globale, vive un’epica avventura a fianco dell’intramontabile Bugs Bunny.

Fino a che punto possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i propri figliI

Bisogna andare a vedere Space Jam: New Legends per capirlo.

Quando LeBron e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale,

LeBron farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale:

una super potente squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista prima.

Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi.

In Space Jam: New Legends  appaiono svariati giocatori e giocatrici di pallacanestro, impegnati in piccoli ruoli i semplici cameo:

per la National Basketball Association Klay Thompson, Anthony Davis, Damian Lillard, Chris Paul, Draymond Green, Kyle Kuzma,

mentre per la Women’s National Basketball Association Diana Taurasi, Nneka Ogwumike e Chiney Ogwumike.

Il budget del film è stato di 183,7 milioni di dollari, ma grazie all’agevolazione fiscale di 23,8 milioni dello stato della California, il costo finale della produzione è stato di 161,9 milioni.

Gli effetti visivi del film sono stati curati dalla Industrial Light & Magic.

All’animazione della pellicola hanno lavorato Tony Bancroft, Spike Brandt, Dan Haskett, Matt Williames e Ole Loken.

 

widows

 “Widows” con la voce di Andrea Lavagnino su Rai 2

“Widows”, dramma del 2018 di Steve McQueen con Viola Davis, Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki e Cynthia Erivo su Rai 2.

widowsIl film è stato presentato in anteprima mondiale il 9 settembre 2018 al Toronto International Film Festival.

Andrea Lavagnino è la voce italiana di Lukas Haas che interpreta David.

“Widows” è la storia di quattro donne che non hanno nulla in comune se non un debito lasciato dalle attività criminali dei loro mariti morti.

Ambientato in una Chicago contemporanea, in un momento tumultuoso, le tensioni crescono quando Veronica ( Viola Davis), Alice (Elizabeth Debicki), Linda (Michelle Rodriguez) e Belle (Cynthia Erivo)

prendono il destino nelle loro mani e complottano per forgiare un futuro alle proprie condizioni.

Veronica Rawlins è sposata con Harry e con lui ha ancora una relazione appassionata e sensuale, ma Harry muore durante un colpo, perpetrato ai danni del gangster nero Jamal Manning, che sta cercando di entrare in politica.

Jamal vuole soffiare il distretto di Chicago dove vive alla famiglia Mulligan, la quale lo controlla da sempre ma candida il meno esperto Jack,

dopo che alcune accuse e l’età hanno reso impresentabile il suo oppressivo padre Tom.

Il colpo di Harry finisce non solo in una strage in cui muore tutta la sua banda, ma pure in un incendio che brucia il denaro,

tanto che Jamal decide di chiedere un risarcimento a Veronica, cui il marito ha lasciato una bella auto e un lussuoso loft

oltre che una cassetta di sicurezza in cui è nascosto il suo quaderno degli appunti su un prossimo colpo.

Veronica decide di realizzare quella rapina e cerca di convincere le altre vedove della banda, Linda Perelli e Alice Gunner, a essere sue complici.

Widows” è basato sulla serie televisiva britannica Le vedove (1983) scritta da Lynda La Plante.

Il film “Widows” riunisce McQueen con lo studio New Regency che ha finanziato 12 Anni Schiavo.

Una curiosità riguarda il regista Steve McQueen che sostiene che Colin Farrell (Jack Mulligan) e Robert Duvall (Tom Mulligan) hanno improvvisato molte delle loro scene.

L’attrice Michelle Rodriguez, che interpreta Linda nel film, inizialmente aveva rifiutato la parte.

Dopo aver incontrato McQueen e aver discusso del film, Rodriguez alla fine ha accettato di prendere la parte, volendo sia sfidare se stessa che riflettere sulle donne della sua vita che conosceva da piccola, e che aveva sempre visto come deboli.

Questo è il primo lungometraggio di Steve McQueen come regista da “12 anni schiavo” che ha vinto il premio come miglior film agli Oscar 2014.

Secondo quanto riferito, Jennifer Lawrence è stata contattata per il ruolo di Alice, ma ha dovuto rifiutare a causa di conflitti di programmazione con le riprese di Red Sparrow (2018). E

 

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen su Italia 1 con la voce di Angelo Maggi

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, thriller d’azione del 2019 di Ric Roman Waugh con Gerard Butler e Morgan Freeman è in programma su Italia 1.

angelo mNel cast : Gerard Butler, Morgan Freeman, Piper Perabo, Lance Reddick, Jada Pinkett Smith, Nick Nolte, Tim Blake Nelson, Chris Browning, Danny Huston, Michael Landes,

Joseph Millson, Sarah-Stephanie, Sophia Del Pizzo, Mark Arnold, Sapir Azulay, Frederick Schmidt, Mark Rhino Smith.

Angelo Maggi è la voce italiana di Danny Huston che nel film interpreta Wade Jennings.

L’agente dei Servizi segreti Mike Banning (Gerard Butler)

inizia a sentire il peso degli anni e gli acciacchi a causa delle pressioni subite lavorando per i Presidenti degli Stati Uniti.

Proprio mentre Banning attende un incarico più tranquillo,

uno stormo di droni esplosivi scende in picchiata sul Presidente degli Stati Uniti (Morgan Freeman) in vacanza di pesca al lago.

Il capo di Stato finisce in coma e Banning e  diventa il  capro espiatorio per la congiura.

Per cercare di sfuggire sia  sia dai cospiratori che vogliono metterlo a tacere, sia dall’FBI che lo ritiene colpevole, chiede aiuto a suo padre interpretato da Nick Nolte, new entry nel cast.

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen  diretto da Ric Roman Waugh  che firma anche la  sceneggiatura con Robert Mark Kamen e Matt Cook

sulla base di una storia di Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt, basata sui personaggi creati da Rothenberger e Benedikt.

Gerard Butler è anche produttore insieme a Alan Siegel, Mark Gill, John Thompson, Matt O’Toole e Les Weldon.

Gerard Butler e Morgan Freeman sono gli unici due attori che compaiono in tutti e tre i film di “Attacco al potere”.

Morgan Freeman, con i suoi ottantuno anni al momento delle riprese, risulta uno degli attori più anziani ad   interpretare un presidente degli Stati Uniti in carica in un film.

Sebbene sia la terza puntata, è la prima volta che Morgan Freeman e Gerard Butler lavorano davvero insieme.

Il film è dedicato a John Thompson”, uno dei produttori del film, morto di leucemia nello stesso anno di questo film.

Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen è  costato 40 milioni di dollari e ne ha incassati nel mondo circa 146.

 

 

la casa di carta lavagnino

Con Andrea Lavagnino alla scoperta del mondo del doppiaggio

Andrea Lavagnino, uno dei docenti della nostra Accademia del Doppiaggio, è  la voce italiana del Professore nella serie  La casa di carta la cui quinta stagione è disponibile su Netflix da pochi giorni; lo abbiamo incontrato per conoscere il suo percorso artistico.

Come hai cominciato l’avventura nel mondo del doppiaggio?

Ho sempre amato la recitazione, rimanevo affascinato dai grandi attori che vedevo a teatro.

Ho studiato recitazione e mi sono avvicinato, abbastanza tardi rispetto agli standard, al doppiaggio intorno ai 30 anni. Sia nel teatro che nel doppiaggio ho fatto una bella gavetta.

Insegni in diverse città italiane quali diversità, punti di forza e di debolezza, hai riscontrato negli allievi delle varie città?

Amo insegnare, anzi credo che sia meglio dire che amo passare qualcosa, dare indicazioni, aiutare a fare questo mestiere che diventa sempre più complicato.

E’ difficile perché non ci sono più i maestri di un tempo; quando noi cominciavamo avevamo dei grandi direttori che ci davano consigli.

Oggi la formazione è diversa perché mentre in passato il doppiatore era un attore di cinema o di teatro che prestava la sua voce al doppiaggio, oggi esiste il doppiatore che nasce doppiatore.

I ragazzi di oggi  sono un po’ pigri lo riscontro in generale nelle varie città o comunque anche nelle persone  che frequento.

I giovani attori  vogliono essere pronti senza esserlo perché il doppiaggio attualmente si fa in poco tempo quindi loro pensano di poter fare bene velocemente, ma non è così.

A volte neanche noi che facciamo questo lavoro da tempo lo facciamo bene perché il tempo è  troppo poco.

Poi, ovviamente, ci sono dei talenti e anche io ne ho  incontrati diversi nel corso di questi anni; il problema è che se il talento rimane talento e basta non si va da nessuna parte, invece se il talento viene sfruttato bene cambiano le carte in tavola

Quanto è difficile doppiare e quali differenze esistono nel doppiare attori che parlano inglese e quelli che parlano altre lingue.

Doppiare  è un mestiere antico e per questo difficile quando c’è la tradizione di mezzo c’è sempre qualche difficoltà.

Il doppiaggio è un’alchimia bisogna essere in grado di entrare in sintonia totale con il personaggio che stai doppiando seguendone tutte le pieghe e

per fare questo ripeto ci vorrebbe tanto tempo e il tempo è  sempre di meno;

per questo a volte i doppiaggi  sono fatti male o comunque non come dovrebbero essere fatti.

Ovviamente se tu hai un po’ di familiarità con una certa lingua riesci a seguire o comunque sapere dov’è la parola che sta dicendo quell’attore  in quel momento,

certo quelle lingue  che sono proprio lontane da noi, come il giapponese, rendono tutto un po’ più complesso.

La casa di carta: tu sei la voce del Professore, uno splendido personaggio, ci parli di questo impegno?

La casa di Carta è stato un successo planetario, una cosa  completamente inaspettata anche per noi;

non avevamo idea di che cosa stavamo per fare quando siamo entrati in sala la prima volta, ma tutti ci siamo resi conto che  era qualcosa di diverso,  di strano, di potenzialmente magico.

Dopo i primi turni abbiamo capito, io e i colleghi che hanno fatto questa esperienza con me che era qualcosa di bello e affascinante, e doppiare il Professore, interpretato dall’attore Alvaro Morte, è stato un privilegio.

Con il Professore abbiamo anche delle cose in comune, e mi trovo molto bene a doppiare questo personaggio.

Mi sono divertito molto devo dire la verità, mi sto divertendo molto e ancora non è finita la situazione e quindi sono  felice di continuare questa avventura.

Un cast che fa sognare quello della Casa di carta prevedi una sesta serie?

Non ci sarà una sesta stagione  della Casa di carta, le  5 puntate che usciranno il 3 dicembre saranno le ultime. Finirà la serie  ma si parla di possibili spin-off di qualche personaggio.

Hai una vastissima esperienza ma hai un personaggio a cui sei affezionato in particolare?

Devo premettere che noi doppiatori abbiamo una memoria molto corta perché facciamo talmente tanta roba,

infatti abbiamo tre turni se non quattro al giorno e ovviamente ogni turno che facciamo è  una lavorazione diversa,

che ci ricordiamo solo le cose che ci sono rimaste più addosso.

Sono legato ovviamente al Professore de La casa di carta. L’attore l’ho doppiato in altre situazioni.

Forse il personaggio a cui sono più legato è stato Richard Castle nella serie Castle andata in onda per  otto stagioni, è stata una serie che è andata anche molto bene ed ha avuto un grande successo .

A cosa stai lavorando sia come attore che come doppiatore?

Progetti ce ne sono tantissimi ma non posso parlarne; oggi firmiamo delle liberatorie che a volte  sembrano dei volumi della Divina Commedia e non posso parlare ma ci sono tante belle cose  in programma anche in film  che usciranno tra fine settembre e  primi di ottobre.

Progetto, forse, anche un mio ritorno  sulle scene da attore ma sono cose  che, anche per scaramanzia, preferisco non  raccontare.

tutta un'altra storia

“Juliet, Naked – Tutta un’altra musica” con la voce di Andrea Lavagnino su Rai 3

“Juliet, Naked – Tutta un’altra musica” su Rai 3  la commedia di Jesse Perez con Rose Byrne, Ethan Hawke e Chris O’Dowd.

Nel cast di “Juliet, Naked – Tutta un’altra musica”:

Rose Byrne, Ethan Hawke, Chris O’Dowd, Azhy Robertson, Megan Dodds, Jimmy O. Yang, Lily Newmark, Ayoola Smart, Johanna Thea, Lily Brazier, Denise Gough, Phil Davis, Eleanor Matsuura, Enzo Cilenti, Pamela Lyne.

tutta un'altra musicaAndrea Lavagnino è il doppiatore italiano di Enzo Cilenti che nel film è Jonesy.

“Juliet, Naked – Tutta un’altra musica” – dice il regista Perez nelle sue note –  presenta gli irresistibili tratti caratteristici di Nick Hornby:

una forte ossessione per la cultura pop, dei personaggi moderni, pieni di idiosincrasie e costruiti con empatia,  una miscela ben calibrata di umorismo e affetto velato una prospettiva saggia sulla natura della vita.

Il fatto che la storia fosse incentrata su un fandom musicale quasi folle mi ha fatto venire

ancora più voglia di vederla trasposta sullo schermo.

Io stesso sono un fanatico della musica, anche se sto guarendo

(negli anni Ottanta sono stato anche il primo bassista della band punk Lemonheads)”.

 

Annie (Rose Byrne) vive da lungo tempo una relazione abitudinaria con Duncan (Chris

O’Dowd), fan ossessivo dell’ormai sconosciuto musicista rock Tucker Crowe (Ethan Hawke).

L’uscita del demo acustico di un album di successo di Tucker di venticinque anni prima

porterà a un incontro con il rocker che cambierà la vita di tutti i protagonisti.

 

Curiosità

La più clamorosa è sicuramente quella che riguarda la presenza di Nick Hornby, autore del romanzo da cui è tratto “Juliet, Naked – Tutta un’altra musica”  in un cameo:

fare attenzione al momento in cui, nella scena del museo, Hornby si trova in piedi accanto a Rose Byrne.

Rose Byrne era incinta di sei mesi durante le riprese.

per non fare vedere la gravidanza  hanno utilizzato inquadrature particolari ed anche un certo tipo di accessori che hanno tenuto nascosto la condizione .

Durante le riprese Rose Byrne ha perso un indice mentre usava  un frullatore che le è stato riattaccato chirurgicamente.

 

iansante ward pedicini

 Christian Iansante e Giorgio Borghetti al premio Voci tra le Onde Premio De Angelis

Christian Iansante e Giorgio Borghetti al premio Voci tra le Onde Premio De Angelis.

iansante pannofinoGiunge alla sua seconda edizione Voci tra le Onde Premio De Angelis il premio ideato da Eleonora De Angelis doppiatrice italiana di Jennifer Aniston, Cameron Diaz, Halle Berry e Eva Green.

I De Angelis sono una celebre famiglia di doppiatori: Gualtiero, capostipite della famiglia, era il doppiatore di Cary Grant, James Stewart, Dean Martin,

mentre Manlio é stato Roy Scheider, Gene Wilder, Bill Murray, Malcolm McDowell.

Vittorio De Angelis, scomparso nel 2015 a 52 ann,i è stato la voce di Ethan Hawke, Val Kilmer e Matt LeBlanc nella serie “Friends”.

Al Teatro Mario Ceroli di Porto Rotondo, Olbia, si è svolto il gala, condotto da Francesco Pannofino, per assegnare i premi pe  il doppiaggio, la musica e la cultura regionale.

Notevole il parterre con ospiti d’eccezione come Luca Ward, Emanuela Rossi, Domitilla D’Amico, Giorgio Borghetti, Roberto Pedicini, Christian Iansante, Veronica Puccio, Francesco Bulckaen,

Gianluigi Lisai (lo scrittore che riceverà il Premio Gualtiero De Angelis per la cultura sarda) ed i doppiatori della serie cult “Friends” Simone Mori, Barbara De Bortoli, Massimo De Ambrosis,

Rossella Acerbo, ed , ovviamente,  Eleonora De Angelis.

La giuria Voci tra le Onde Premio De Angelis, coordinata dalla presidente del Premio, Eleonora De Angelis che ha presentato anche la serata,

é composta da Serafino Murri (critico cinematografico, docente e dialoghista per il doppiaggio.) e Massimiliano Torsani (CEO di VixVocal Srl.)

Il format della manifestazione nasce a Porto Rotondo non per caso:

nei primi anni Ottanta, un gruppo di celebri doppiatori

(tra cui Ferruccio Amendola, Pino Locchi e Manlio De Angelis)

ha deciso di stabilirsi in Sardegna, acquistando degli appartamenti sulle carte progettuali di un residence a Porto Rotondo, “Rotondo Residence”.